la nostra insegnante
sabato 16 gennaio 2010
Il gruppo
Sei anni fa in seguito ad una iniziativa del comune di Castelfiorentino relativa ai Circoli di Studio, un piccolo gruppo di donne ha incominciato a riunirsi avendo in comune la passione per l’arte del ricamo e poi…
Anno 2004
punto erba, catenella, asola, nodetti francesi, punto vapore, punto nodi di Palestrina, punto stuoia, scritto, croce, spaccato.
In seguito ci siamo cimentate nelle sfilature iniziando da quelle più semplici per arrivare a quelle un pò più elaborate.

Anche con i punti semplicissimi possono essere realizzati dei
bellissimi lavori!

Questa piantana è stata ricamata a punto erba ripassato.
In seguito ci siamo cimentate nelle sfilature iniziando da quelle più semplici per arrivare a quelle un pò più elaborate.


Anno 2005
Il punto di Bayeux (città della Francia del Nord) prende il nome dall’Arazzo di Bayeux anche se in Francia viene chiamato Tapisserie de Bayeux. L’arazzo, lungo più di 70 metri, risale al 1066 e ci sono voluti circa 11 anni per realizzarlo. Ricamato in lane policrome, racconta la conquista dell’ Inghilterra da parte dei Normanni guidati da Guglielmo detto “ Il Conquistatore”. L’ opera è ben conservata considerando le varie vicissitudini alle quali è stata sottoposta e merita un viaggio per andare a vederla.Per le appassionate di ricamo sono in vendita nel Museo dei kit con tutto l’occorrente per chi si vuole cimentare in questo punto che in realtà è il punto di stuoia arabo.
Proponiamo, insieme alla foto di un kit già realizzato, lo schema della tecnica del punto. Si consiglia di lavorare a telaio, si possono utilizzare le lane Medicis o quelle usate per il Bandera. Per la stoffa è consigliato un cotone a trama fitta. Una volta riempite le figure, si devono contornare con il punto erba che definisce meglio il lavoro e nasconde i punti di entrata e di uscita del riempimento.
BUON LAVORO!

Anno 2006
PUNTO SCRITTO
Il punto scritto è una filza a fili contati che si esegue in due tempi, andata e ritorno. Nel primo tempo si fa una filza regolare contando i fili, che copre tutto il percorso, nel secondo tempo si torna indietro e si coprono gli spazi rimasti liberi sulla stoffa durante il primo passaggio, entrando con l'ago negli stessi fori. Questo punto, molto antico, è usato per contornare le figure nei ricami a riserva come il punto Assisi (punto San Francesco), in questo caso assume il nome di punto Santa Chiara. Viene usato anche per il punto Caterina dei Medici (punto Madama) e per disegnare figure e scrivere frasi sui tessuti a trama regolare.
Il cuscino con i cavalli alati è un esempio di punto scritto su ricamo a riserva, il disegno è tratto da un pezzo di tessuto antico bizantino che si trova nei Musei Vaticani a Roma.
Anno 2007
Nel corso del 2007 abbiamo imparato il macramè, il ricamo su rete, il Caterina dei Medici, l’Assia, l’Hedebo.
Vi proponiamo alcuni lavori eseguiti in questo periodo.
Borsetta a macramè

Paralume a macramè

Cuscino con motivi a macramè

Centrotavola eseguito con il punto Caterina dè Medici




Anno 2009
Dopo lo sfilato sardo siamo passate al macramé, arte molto affascinante basata sulla annodatura di fili, può essere definito "merletto a nodi". Con questo tipo di merletto possono essere eseguiti infiniti lavori con qualsiasi tipo di filato.
Abbiamo appreso anche la tecnica del Cavandoli, anche questa si basa su annodatura di fili ma si usano due fili di colore diverso, uno per il fondo a nodi orizzontali e uno per il soggetto a nodi verticali, si ottiene un tessuto robusto e compatto con il quale possono essere realizzati diversi oggetti come borse , segnalibri ecc.....
Un altro punto su cui abbiamo lavorato è il punto rinascimento, un ricamo molto raffinato che in passato adornava fastosi abiti di nobildonne.
Alcune componenti del gruppo si sono cimentate nella difficile arte del "merletto a fuselli" o tombolo.
Anno 2010
Il gruppo quest'anno si è arrichito i diverse componenti. All'inzio è arrivata Monica che con la sua solarità ci ha portato vivacità, allegria e brio. Insieme a Monica è arrivata Manuela, innamorata pazza del ricamo a intaglio, ma questo punto non è rientrato nel programma, si farà in seguito.......

Il punto antico è composto da tre punti:
A seconda delle regioni questo punto presenta delle varianti, sia nei punti che nella denominazione. Agli inizi del '900 il punto reale si faceva disegnato e non a fili contati ma era difficilissimo e fu abbandonato (vedi tavola illustrativa tratta da un album di L.Vannini).
Dopo il punto antico abbiamo fatto un "salto" in Sardegna e qui abbiamo scelto una tecnica di ricamo particolare, il "punt'a brodu" tipico di Teulada, poco conosciuto, di non facile esecuzione ma secondo noi molto elegante.

In questo tipo di ricamo è importante stabilire quando il disegno si sviluppa verso destra e quando verso sinistra perché la tecnica del punto cambia secondo la direzione. In genere si ha un ramo centrale dal quale partono dei rametti, sia a destra che a sinistra, questi rametti hanno a sua volta delle foglioline da un lato. La composizione è a sua volta abbellita da occhiolini che sono detti “arenadas” parola sarda per indicare il melograno, e da graziosi ovali detti” arrecciau” poiché somigliano alle grate.



Dopo la Sardegna ci fermiamo in Francia, qui impariamo il "boutis", questa tecnica di ricamo è molto antica, si dice che risale al XII secolo anche se in Francia è arrivata più tardi, all'inizio approda a Marsiglia poi si estende al sud della Francia in particolare in Provenza.
Concludiamo il nostro viaggio nelle Isole Canarie e lavoriamo sul punto: caldos de Fuertevura.